Se fossi un Consulente Finanziario quale Manager vorrei oggi al mio fianco?

Nell’ evoluzione del nostro settore è una domanda che noi Manager dovremmo farci ad intervalli regolari di tempo.

In un mondo in continuo progresso, dove cambiano scenari, dove si è innalzata molto l’anzianità media di noi consulenti, dove mutano con maggior velocità le skills richieste da un mercato sempre più esigente, anche noi Manager dovremmo adattare il nostro stile di leadership per essere al passo con i tempi.

“Il Manager datato”

Quando ho iniziato a fare il manager negli anni 80, si chiedeva a questo ruolo di reclutare e selezionare giovani leve. Riuscire a calare loro con autorità le direttive e gli obiettivi della mandante, magari anche allora con capacità persuasive, ma sempre direttive erano. Amministrare bene il conto economico del distretto. Essere al servizio dei consulenti come problem solver sulle difficoltà operative e gestionali che si venivano a creare.

Quanto di tutto questo può essere ancora funzionale ed utile ai Consulenti di oggi?

In risposta alla prima domanda di questo articolo, se oggi fossi un Consulente Finanziario, non vorrei più un “Manager Capo” ma un “Manager Coach”. Un Manager che mi aiuti a costruire un percorso di crescita sui miei obiettivi personali, in base ai miei valori di vita, ascoltando i miei desideri e le mie ambizioni personali e professionali. Un mentore, che prima di me è riuscito a raggiungere quelle stesse mete, che mi aiuti a comprendere come superare ostacoli e problemi che anche lui avrà incontrato nel suo percorso giungendo poi al successo. Un Coach che mi aiuti ad abbattere le mie convinzioni e le mie abitudini autolimitanti, disfunzionali ai miei obiettivi di crescita, senza giudicarmi, né tanto meno facendomi sentire inadeguato. Vorrei un manager che mi proponga un metodo semplice da attuare e di facile confronto con gli altri. Un Coach che mi faccia imparare dai miei errori, monitorando con cura i miei gap prestazionali, con feed back motivazionali continui, neutri da critiche. Insomma, il fratello maggiore a cui ispirarsi attraverso il suo esempio, che ti incoraggia nei momenti difficili a non abbattersi e che ti stimola al miglioramento continuo, potenziando al tempo stesso, le energie e le potenzialità inespresse che sono presenti in ognuno di noi.

Personalmente mi sono sempre ispirato ad essere questo tipo di Manager Coach Stile e ancora oggi studio, mi aggiorno sulle evoluzioni di questo stile di leadership e soprattutto ogni tanto, faccio un esercizio che consiglio a tutti, ascolto molto i miei colleghi Consulenti e cerco di mettermi in discussione per trovare spesso nuove idee per il mio scopo professionale: 

“Contribuire a far raggiungere gli obiettivi professionali alle persone che seguo”